Cos’è l’autismo?

Non è una malattia

L’autismo, nel corso del tempo, ha assunto diverse definizioni. Oggi lo spettro autistico viene considerato tra i disturbi pervasivi dello sviluppo ed è suddiviso in tre categorie.

  • Autismo a basso funzionamento (LFA), spesso caratterizzato dall’assenza parziale o totale (mutismo selettivo) del linguaggio, dall’ipersensibilità sensoriale e/o da deficit cognitivi, oltre che da difficoltà relazionali in ambito sociale;
  • Autismo ad alto funzionamento (HFA), i cui tratti ricorrenti sono soprattutto le difficoltà nell’integrazione sociale e l’ipersensibilità sensoriale, talvolta accompagnati da deficit del linguaggio e da un quoziente intellettivo superiore rispetto alla media dei coetanei;
  • Sindrome di Asperger, le cui caratteristiche peculiari sono le difficoltà di tipo sociale e l’ipersensibilità sensoriale, oltre che, talvolta, un alto quoziente intellettivo e/o criticità nella comprensione di alcune tipologie di linguaggio (frasi retoriche e concetti metaforici).

È fondamentale evidenziare che il termine corretto per questa patologia è “trattamenti” e non “cure”, perché l’Autismo non è una malattia. Ogni malattia, infatti, per essere riconosciuta come tale, deve essere caratterizzata da cause di origine somatica ben definite, mentre le cause dell’Autismo sono tutt’oggi sconosciute. L’Autismo può essere, invece, considerato come una diversa concezione del mondo circostante, fenomeno, che, molto frequentemente, è accompagnato da un inserimento difficoltoso e incompleto nella società.

Come sopra accennato, l’Autismo, non essendo una malattia, non è curabile, tuttavia molti comportamenti possono essere migliorati e corretti grazie a terapie specifiche.

DIagnosi

La diagnosi precoce è importante perchè consente di effettuare interventi tanto più efficaci quanto maggiore è la plasticità del cervello nei primi anni di vita. Per questo, in caso di sospetto, consigliamo di rivolgersi a neuropsichiatri o specialisti esperti

CERTIFICAZIONE E “PRESA IN CARICO”

Nel caso il sospetto fosse confermato, consigliamo di provvedere ad una certificazione della diagnosi, di attivare le procedure di riconoscimento dell’invalidità e la richiesta di presa in carico da parte delle strutture socio-sanitarie ed educative.